Tragedia sfiorata all’Istituto superiore “Alessandrini” di Abbiategrasso, dove questa mattina, prima delle 8.30, durante una lezione uno studente di 16 anni, secondo quanto ricostruito, ha estratto dallo zaino un coltello e una pistola, che poi si è rivelata giocattolo. Ha accoltellato la professoressa di italiano e storia, una donna di 51 anni, all’avambraccio e l’ha ferita lievemente alla testa e poi ha usato la pistola per minacciare i compagni. Sono stati momenti di grande tensione. Una volta usciti dall’aula, gli studenti avrebbero lanciato l’allarme. Subito sono stati chiamati i soccorsi e le forze dell’ordine, giunte sul posto, hanno fermato l’aggressore, che è stato poi portato con lievi ferite in ospedale. La scuola è stata subito evacuata. Una volta messo in sicurezza l’istituto, gli studenti sono rientrati in classe a prendere gli zaini e sono tornati a casa. La professoressa, accoltellata con un pugnale di 20 centimetri, è stata portata all’ospedale di Legnano. Non sarebbe in gravi condizioni.
Il preside, Michele Raffaeli, ha annunciato di voler ripristinare le normali lezioni scolastiche già a partire da domani, con l’intenzione di avviare un percorso di accompagnamento psicologico degli studenti nella ricostruzione di quanto accaduto.
La ricostruzione
È andato a scuola armato, tenendo nascosti nel suo zaino un coltello da caccia e una pistola finta, estratti soltanto nel momento dell’aggressione alla professoressa di italiano e storia. Lo studente di 16 anni responsabile dell’accoltellamento avvenuto questa mattina all’istituto superiore Alessandrini di Abbiategrasso ha creato il panico tra i suoi compagni di classe. Il giovane avrebbe intimato loro di uscire dall’aula. Qualcuno è scappato, come ha raccontato il preside dell’istituto, Michele Raffaeli, altri sono usciti a chiamare i soccorsi. Il 16enne, italiano, frequenta il Liceo tecnico scientifico. Secondo quanto ricostruito, sembra che pochi istanti prima dell’aggressione, l’insegnante gli avesse annunciato che lo avrebbe interrogato. Nelle scorse settimane lo studente avrebbe ricevuto diverse note, quattro in particolare proprio dalla professoressa di storia.
Dopo l’aggressione, il 16enne avrebbe atteso i carabinieri con la testa fra le mani. Quando i militari sono arrivati nella scuola, sarebbero entrati nell’aula con molta prudenza, perché la segnalazione parlava di un ragazzo armato di pistola, ma una nella stanza lo avrebbero visto il ragazzo in fondo, seduto, solo, con la testa fra le mani e le armi appoggiate sul banco. Il giovane è poi stato portato, assieme al padre, in ospedale.