(ANSA) – ROMA, 25 MAG – "Non c’è una relazione mentore-mentee, ma un’amicizia tra due ragazzi della stessa età che si aiutano a vicenda". Juman è bengalese e Francesca italiana, sette mesi fa si sono incrociati grazie al progetto di mentoring Fianco a Fianco, realizzato da Refugees Welcome Italia con Unicef, che ha l’obiettivo di mettere in contatto giovani migranti, arrivati in Italia da minorenni, con volontarie e volontari che possano dar loro una mano nel percorso, spesso faticoso, di inserimento nella comunità italiana. Dal miglioramento della lingua alla conoscenza del territorio, dalla creazione di una rete sociale allo scambio culturale, dal sostegno emotivo a quello più pratico. Il tutto in un’ottica quanto più possibile paritaria. Juman vive in Italia da un anno e mezzo. Quando è arrivato aveva ancora 17 anni e, per questo, è stato accolto in un centro di accoglienza per minorenni. L’operatrice che lo seguiva gli ha parlato del progetto e a lui è piaciuta l’idea di poter allargare la cerchia di conoscenze e migliorare l’italiano. Lo scambio con Francesca si è poi allargato anche ai rispettivi amici: Juman le ha fatto conoscere altri ragazzi bengalesi, mentre lei gli ha presentato i colleghi dell’Università. "Per molto tempo – racconta il ragazzo – ho frequentato esclusivamente ragazzi migranti come me, soprattutto connazionali. Grazie a Francesca sono entrato in contatto con tante altre persone e questo mi ha aiutato anche a superare alcuni pregiudizi che avevo sugli italiani. I suoi amici sono simpatici e accoglienti. È proprio vero che si ha timore di quello che non si conosce". (ANSA).