Punto unico di cottura in via Somigliana. Dopo il mandato esplorativo arriva l’avviso di sollecito per la realizzazione del centro unico di cottura sull’area di via Somigliana. Nei mesi scorsi la giunta cittadina aveva chiesto di avviare una verifica di fattibilità complessiva in un edificio di proprietà comunale, un’area di 5mila metri quadrati al momento sottoutilizzata.
L’obiettivo dell’amministrazione resta la creazione di un centro unico di cottura, gestito da privati, che produrrà minimo 5mila pasti al giorno. Una cucina che servirebbe i refettori delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, degli asili nido e anche ai centri diurni disabili. Il servizio sarebbe utilizzato inoltre per garantire la consegna dei pasti a domicilio ad anziani e persone non autosufficienti.
I costi
I costi per l’intera operazione variano a seconda del progetto. Circa 4,2 milioni nell’ipotesi della sola ristrutturazione dell’immobile, mentre 5,3 milioni in caso di demolizioni e ricostruzioni. I futuri gestori infatti dovranno infatti farsi carico di ristrutturare la struttura. Nelle analisi condotte dai tecnici comunali per verificare la presenza o meno di amianto nelle coperture degli edifici è risultata la presenza di materiali contenenti amianto nella copertura, che dovranno essere rimossi.
Il progetto
Stando ancora alle intenzioni dell’amministrazione il centro unico di cottura dovrà articolarsi in un “percorso circolare”: i percorsi nei vari ambienti e settori di lavoro vanno organizzati in modo da evitare percorsi lunghi ed incroci tra percorsi e operazioni sporche e pulite – si legge nei documenti di Palazzo Cernezzi – è inoltre, opportuno, che tali ambienti abbiano una disposizione degli impianti e delle attrezzature che eviti incroci di alimenti e personale, considerando gli ingombri e gli spazi operativi previsti per ogni apparecchiatura.
Le proposte dei privati interessati dovranno essere inviate dal 1 luglio alle 15 del 1 settembre. La richiesta infine di sopralluoghi dovrà essere effettuata entro il 15 luglio.