(ANSA) – PECHINO, 18 MAG – Il presidente cinese Xi Jinping ha ospitato la prima delle due giornate dell’inedito summit tra la Cina e cinque Paesi dell’Asia Centrale ex sovietici, in una sorta di controvertice rispetto al G7 di Hiroshima che domani aprirà ufficialmente i battenti e che coinvolge le sette economie più avanzate del pianeta. L’iniziativa cinese ha coinvolto i leader di cinque ex repubbliche sovietiche – Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan e Turkmenistan -, tutte quante parte di una regione storicamente sotto l’influenza russa e sotto pressione dopo l’invasione di Mosca ai danni dell’Ucraina. Il summit ha preso il via nella città settentrionale di Xi’an, capoluogo dello Shaanxi, punto di partenza dell’antica Via della Seta, negli sforzi di Pechino per consolidare la sua influenza nell’area ricca di materie prime, tra gas e petrolio, forte di un interscambio commerciale che ha raggiunto i 70 miliardi di dollari nel 2022 e che ha segnato un ulteriore crescita del 22% nel primo trimestre del 2023. L’Asia Centrale è diventata la chiave di volta per la Belt and Road Initiative, la Nuova Via della Seta voluta da Xi come progetto geopolitico di interconnessione infrastrutturale dal valore di miliardi di dollari. Parlando ieri in un incontro con Xi, il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev ha salutato la "portata unica" di quel progetto. Tokayev è stato accolto con tutti gli onori in occasione del giorno del suo 70esimo compleanno. Domani, invece, si terrà un evento stampa a cui dovrebbero partecipare i sei presidenti e verrà rilasciato un comunicato congiunto. (ANSA).