(ANSA) – CASERTA, 17 MAG – Arriva in Parlamento, grazie all’interrogazione ai ministeri dell’Interno e della Pubblica amministrazione presentata dal deputato del Gruppo Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Mari, la vicenda del Sai di Caserta, il Sistema di Accoglienza e Inclusione dei migranti sospeso a metà febbraio per sei mesi dal Viminale, in seguito alle criticità riscontrate nella gestione del progetto per il triennio 2020-2022 da parte di un raggruppamento di imprese formato. Criticità denunciate da una parte dei migranti del Sai, quelli di origine africana, e su cui indaga con due fascicoli la Procura di Santa Maria Capua Vetere. Dopo la sospensione e in attesa che il Comune pubblichi un nuovo bando per riattivare il servizio (ha tempo fino ad agosto), una trentina dei 105 migranti ospiti ha subito lasciato il Sistema, mentre i 70 rimasti sarebbero dovuti essere trasferiti in altri Sai disponibili in diverse Regioni, ma solo in pochi hanno accettato il trasferimento, non volendo perdere la scuola, il lavoro o i corsi di formazione, tutti passi fatti in questi anni a Caserta verso l’inclusione. Addirittura molti bengalesi trasferiti in Puglia o in Emilia in aree di campagna o lontano dalle città, sono tornati a Caserta preferendo trovare alloggio presso familiari o arrangiarsi. (ANSA).