(ANSA) – ROMA, 12 MAG – Maggio, tempo di gite scolastiche. La scuola non ne prevede? E allora i ragazzi si organizzano da soli, approfittando del fatto che per alcuni giorni l’insegnante titolare manca e ci sarà un supplente. Peccato che Giulia (nome di fantasia), simpatica, dolce, empatica, affetta da una malattia rara, ieri e oggi sia andata a scuola ed abbia trovato la classe deserta. Anzi, no, erano in tre: il supplente (che non immaginava l’assenza in blocco della classe), un compagno (anche lui con fragilità) e lei. I compagni si sono messi d’accordo, sulla chat di classe, dove Giulia non è mai stata inserita, nonostante la richiesta dell’insegnante di sostegno, senza pensare minimamente a loro due. "Bella l’inclusione, vero? Specialmente quando abbonda sulla bocca di chi potrebbe fare la differenza e poi, sistematicamente, non fa nulla. Non so se sono più dispiaciuta o arrabbiata. Giulia mi ha consolata: Non preoccuparti mamma, tanto non mi andava…", racconta la mamma adottiva, che l’ha con sé da quando ha 2 anni. L’episodio è avvenuto in provincia di Firenze dove la ragazza frequenta da due anni un istituto alberghiero. Appena compreso quanto avvenuto, la mamma ha acceso il pc e scritto una pec al dirigente scolastico, al consiglio di classe, ai rappresentanti dei genitori e degli alunni. "Giulia è una ragazza che sprizza vita da tutti i pori – racconta la donna, che è maestra elementare – è autonoma, con una consapevolezza incredibile della sua fragilità. Ha subito nella sua vita oltre 35 interventi chirurgici ma soffre per l’isolamento: nella sua carriera scolastica non è mai stata invitata ad una festa di compleanno e se propone a qualche coetaneo di uscire c’è sempre una scusa per dire ‘no’". I genitori adottivi di Giulia hanno numerosi figli tra biologici e adottati e sono già nonni. (ANSA).