(ANSA) – PECHINO, 12 MAG – La Cina respinge le accuse di coercizione economica, tema in agenda del G7 finanziario in corso a Niigata e in quello dei leader della prossima settimana a Hiroshima, e punta il dito contro gli Usa, "probabilmente i primi da condannare". "Gli Usa hanno ripetutamente generalizzato il concetto di sicurezza nazionale, abusato delle misure di controllo dell’export e adottato pratiche discriminatorie e sleali verso le aziende di altri Paesi, violando gravemente i principi di economia di mercato e concorrenza leale", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, chiedendo la fine dei "circoli ristretti ed esclusivi". (ANSA).