(ANSA) – KHARTUM, 10 MAG – Oltre 700.000 persone sono state costrette a lasciare le proprie case in Sudan a causa della guerra, il doppio rispetto a una settimana fa: lo ha detto l’ONU, mentre non si intravede la fine delle ostilità dopo più di tre settimane di combattimenti tra esercito e paramilitari. Saccheggi e combattimenti sono continuati per il 25/o giorno consecutivo a Khartoum, mentre centinaia di membri della tribù Beja hanno manifestato a Port Sudan, una città costiera a 850 chilometri a est della capitale, chiedendo armi per combattere a fianco dell’esercito. Il conflitto ha già causato più di 750 morti e 5.000 feriti. Quasi 150.000 rifugiati hanno lasciato il Paese mentre gli sfollati all’interno del Sudan sono ora più di 700.000, secondo le Nazioni Unite, più del doppio rispetto ai 340.000 contati martedì scorso. Molti sono fuggiti da Khartum, città di cinque milioni di abitanti dove quelli che sono rimasti ora vivono barricati nelle loro case. Prima della guerra, un sudanese su tre soffriva la fame. Se la guerra continuerà, fino a 2,5 milioni di persone in più soffriranno la fame ogni giorno, prevede l’Onu. Quanto alle "pre-discussioni", solo "tecniche", su un temporaneo cessate il fuoco tra i due schieramenti, in corso a Gedda, in Arabia Saudita, fino a ieri non si erano registrati "grandi progressi". (ANSA).