Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil sono scese oggi in piazza al fianco dei lavoratori della Vedetta 2 Mondialpol di Como per chiedere risposte all’azienda per le condizioni in cui i dipendenti si trovano a lavorare e un contratto nazionale che attende un rinnovo da anni.
“Dopo mesi di discussione l’azienda ha interrotto unilateralmente il tavolo sindacale – spiega Luca Parravicini della Fisascat Cisl di Como e Varese – e non hanno dato nessuna risposta su salute, sicurezza sul lavoro e sui carichi di lavoro. In questo momento i lavoratori si stanno caricando sulle spalle delle condizioni di lavoro non accettabili. Ogni giorno escono con furgoni stracarichi, le altre aree dell’azienda sono in seria difficoltà perché funziona tutto come una catena e oggi chiedono un intervento correttivo all’azienda”.
“Oltre a indennizzare i dipendenti per il lavoro che svolgono e i carovita che c’è – aggiunge Francesco Barbiero della UilTucs di Como – chiediamo all’azienda un’organizzazione del lavoro più equa e più sicura”.
Un altro problema è la carenza di personale. “C’è in tutto il settore anche a causa di retribuzioni basse e di un lavoro particolarmente complicato che impegna 365 giorni all’anno, giorno e notte – conclude Fabrizio Cavalli, Segretario generale della Filcams Cgil di Como – Questa carenza di personale si traduce in un maggior carico di lavoro per tutti i dipendenti”.
Dalla direzione aziendale è arrivata una dichiarazione ufficiale. “Essendo ormai scaduto da oltre sette anni il contratto collettivo nazionale di settore, – si legge in una nota – l’azienda ha promosso una serie di accordi e iniziative unilaterali tese a migliorare la condizione economica e contrattuale dei propri dipendenti, non si è mai sottratta al confronto con i sindacati del territorio ed è rimasta sorpresa per la dichiarazione dello stato di agitazione. Confermiamo la nostra disponibilità – si legge ancora – a ricercare ulteriori soluzioni”.