(ANSA) – SANTIAGO DEL CILE, 06 MAG – Per la seconda volta dalle proteste sociali del 2019 il Cile è chiamato a eleggere domenica un’assemblea costituente incaricata di elaborare un nuovo testo in sostituzione di quello vigente approvato sotto la dittatura militare di Pinochet. In questa tornata si voterà per eleggere 50 consiglieri (25 donne e 25 uomini) che saranno gli incaricati di esaminare e apportare modifiche alla bozza di Costituzione elaborata da un gruppo di 24 esperti eletti dal parlamento. Gli ultimi sondaggi, oltre a indicare uno scarso coinvolgimento ed entusiasmo della cittadinanza, danno un ampio vantaggio dei partiti conservatori (Partito Repubblicano, Chile Seguro e Partido de la Gente) che pur divisi potrebbero raggiungere il 60% dei consensi, con la coalizione di governo (Unidad para Chile) ferma al 25% e la coalizione di centro sinistra (Todo por Chile) attorno al 10%. Si tratta di un quadro simile a quello che a settembre del 2022 portò alla sconfitta della proposta di Costituzione elaborata dall’assemblea a maggioranza ultra-progressista insediatasi sulla scia della stagione di proteste. Il rischio in questo caso è che i due partiti apertamente contrari ad una nuova costituzione, quello Repubblicano e il Partido de la Gente, raggiungano i 20 seggi necessari per opporre il veto e siano in grado di far fallire l’intero processo costituente. I consiglieri eletti avranno ad ogni modo cinque mesi di tempo a partire da giugno per apportare modifiche alla bozza mentre il testo finale verrà sottoposto a referendum a dicembre. Per il governo progressista del presidente Gabriel Boric inoltre, quella di domenica potrebbe essere un’ulteriore dimostrazione della costante erosione di consensi sofferta fin dal suo insediamento a marzo del 2022. (ANSA).