(ANSA) – NAIROBI, 06 MAG – Ci sono anche la moglie del predicatore Paul Mackenzie Nthenge ed altre 16 persone sospettate di aver preso parte ai crimini della cosiddetta ‘setta dei digiuni’ in Kenya tra le persone trattenute in cella dalla polizia di Malindi con l’accusa di avere causato la morte di almeno 110 seguaci, Rhoda Maweu, consorte del sedicente pastore che ha convinto decine di seguaci ad astenersi dal cibo fino alla morte "per poter vedere Gesù", sarà trattenuta in carcere fino al 10 maggio, prima che la polizia decida su un eventuale prolungamento della detenzione. Con lei, altri fedelissimi di Mackenzie che, secondo quanto riferito dalla polizia al sito Kenyans.co.ke "non devono essere rilasciati perché non può garantire la loro protezione e perché sarebbero in grado di manomettere testimoni e prove, come già avvenuto". Il procuratore capo di Mombasa, Jami Yamina, ha rifiutato la richiesta del predicatore e dei suoi presunti complici di essere detenuti in un solo carcere e ha ottenuto che siano divisi nelle celle di tre diverse stazioni di polizia di Malindi e dintorni. Secondo quanto ha dichiarato il magistrato di Shanzu Yusuf Shikanda, la preoccupazione è che il gruppo voglia proseguire con le attività della setta anche in prigione. "Vorrebbero che la stazione di polizia di Malindi li tenesse tutti insieme – ha detto Shikanda – ma sono preoccupato perché non vogliamo che aprano una chiesa in detenzione". (ANSA).