Era già stato emesso un ordine di carcerazione dopo le denunce della ex compagna per l’uomo di 61 anni che ieri pomeriggio, a Inverigo, ha sparato proprio alla donna e poi si è barricato in casa con le figlie di 6 e 8 anni e si è tolto la vita. Non c’è stato il tempo di notificare il provvedimento, perché prima che le forze dell’ordine potessero procedere Maurizio Beghé ha chiuso in modo tragico la sua esistenza. Un gesto preannunciato sui social.
Un pomeriggio di terrore a Cremnago di Inverigo, in via Roma, nella corte in cui vivevano la ex compagna di Beghé, 32 anni e le figlie della coppia. La relazione tra i due era finita da tempo e il 61enne si era trasferito in Altolago, a casa di una figlia avuta da una precedente relazione. La 32enne nell’ultimo periodo aveva denunciato i comportamenti dell’ex compagno e la procura di Como aveva aperto un fascicolo. Una procedura rapida, seguendo il protocollo del cosiddetto “codice rosso”, sfociata in un divieto di avvicinamento poi aggravato per i comportamenti dell’uomo in un ordine di custodia cautelare in carcere. Provvedimento che non è stato possibile notificare.
Il 61enne si è presentato a casa della ex. La donna stava rientrando con le bambine. Tra i due sarebbe nata una discussione. Pochi istanti, poi l’uomo ha estratto una pistola e ha sparato alla compagna. Fortunatamente, il colpo ha ferito solo di striscio la 32enne, che è riuscita a scappare.
Beghé intanto ha portato le figlie in casa e si è barricato all’interno. A Inverigo sono intervenuti i carabinieri della stazione di Lurago d’Erba e del radiomobile della compagnia di Cantù. Le bambine sono riuscite a buttare da una finestra le chiavi dell’abitazione ai militari dell’Arma. Poco prima dell’irruzione dei carabinieri, il 61enne si è chiuso in camera da letto e si è tolto la vita con la stessa pistola con la quale aveva ferito la ex compagna.
L’arma è una Beretta 6.35 e sono in corso accertamenti sulla provenienza dell’arma. Il 61enne non poteva possedere armi. Dopo l’intervento dei carabinieri nell’abitazione di Inverigo, mamma e figlie sono state portate all’ospedale Sant’Anna. Nessuna conseguenza fisica per le bambine, che hanno vissuto momenti di terrore. La mamma è stata invece curata per la ferita al volto. Nell’abitazione sono intervenuti i carabinieri della scientifica per i rilievi. Informato il magistrato di turno in procura a Como, Mariano Fadda. L’inchiesta aperta, dopo i necessari accertamenti sarà quasi certamente archiviata per la morte dell’unico indagato.
Sul suo profilo facebook, da tempo Beghé insultava apertamente la compagna e la accusava di aver rovinato la famiglia. “Addio amici e non conoscenti e non – ha scritto in un messaggio postato poche ore prima di andare a casa della ex – Non mi vedrete più né su facebook né da altre parti spero che alcuni ogni tanto mi ricorderanno vi voglio bene”.