(ANSA) – PALERMO, 03 MAG – "E’ stato un po’ faticoso spiegare la scelta di essere a Castelvetrano nel giorno della Liberazione, ma non era un modo per sviare e deviare dalla celebrazione del 25 aprile, ma lanciare un messaggio chiaro: la mafia e il nazifascismo hanno tratti in comune, modelli che si propongono alla società con la violenza e la sopraffazione. La concezione della violenza come elemento di regolazione dei rapporti e la compressione della libertà di pensiero". Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Palermo. (ANSA).