Via alla fase dibattimentale e subito un rinvio a giugno oggi in tribunale a Como per il processo a carico di uno degli ex assessori di Cantù coinvolto nell’indagine della guardia di finanza su operazioni immobiliari e compravendite di terreni poi destinati alla realizzazione di supermercati. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Antonia Pavan, era sfociata nel novembre scorso nell’arresto di cinque persone.
Tra gli arrestati comparivano due ex assessori di Cantù. I due sono gli unici al momento ancora sottoposti a misure cautelari, in un caso la custodia in carcere e nell’altro gli arresti domiciliari. Le accuse sono, a vario titolo, di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e bancarotta fraudolenta.
Uno degli ex assessori è l’unico tra gli indagati a non aver chiesto l’accesso a riti alternativi. Oggi l’udienza in tribunale davanti al collegio presieduto da Maria Elisabetta De Benedetto. L’ex assessore non era in aula ed era rappresentato dai legali difensori, Arnaldo Giudici e Antonio Macheda. Il pubblico ministero Antonia Pavan gli ha contestato una ulteriore ipotesi di reato legata a una presunta sponsorizzazione fittizia da poco meno di 30mila euro per una piscina gestita da una società poi fallita. I legali hanno chiesto i termini a difesa e l’udienza è stata aggiornata al 20 giugno prossimo.
Per giovedì 4 maggio intanto è fissata una nuova tappa del procedimento a carico degli altri nove indagati che hanno chiesto l’accesso a riti alternativi. Cinque sono state le proposte di patteggiamento e quattro le richieste di giudizio abbreviato.