(di Patrizio Nissirio) (ANSAmed) – ROMA, 28 APR – L’Italia è il primo partner commerciale della Grecia. Ma il rapporto speciale che unisce Atene e Roma, un legame tra i più antichi che esistano, fa sì che i due Paesi condividano la Storia ma anche, oggi, le scelte della politica euromediterranea, nella cultura e nella cruciale gestione del fenomeno migrazioni. Lo sottolinea l’ambasciatrice ellenica in Italia Eleni Sourani in un’intervista all’ANSA. "Le relazioni tra i nostri due Paesi sono eccellenti. Si basano su legami profondi che si riflettono nella nostra stretta collaborazione e contatti a livello politico e sociale. I nostri popoli sono legati da amicizia e vicinanza e familiarità che si manifesta soprattutto nel campo culturale: non è un caso che il primo Paese a rispondere all’appello della Grecia per la riunificazione delle sculture del Partenone sia stata l’Italia, con il ritorno, dal Museo Salinas, del frammento Fagan del fregio del Partenone. Ma mentre classificherei l’osmosi culturale come l’anello di congiunzione principale tra i due paesi – prosegue -, ciò non significa che manchino le relazioni nei settori dell’economia, del commercio, degli investimenti, del turismo, della difesa e della sicurezza. Il nostro status di partner nell’Ue e nel Mediterraneo, nonché alleati Nato, da molti decenni ha costruito una rete di relazioni che consente lo sviluppo della nostra cooperazione in ogni campo. L’Italia è il primo partner commerciale della Grecia e ci sono investimenti significativi da entrambe le parti e un costante interesse a rafforzarli. Il nostro commercio bilaterale, nel 2022, ha superato i 12 miliardi. La nostra efficace collaborazione e l’identificazione dei nostri interessi creano nuove prospettive e opportunità di sinergie in tutti i settori. Come paesi del Mediterraneo affrontiamo sfide comuni e lavoriamo a livello bilaterale ed europeo per trovare soluzioni efficaci. Condividiamo un approccio comune al Mediterraneo come mare di opportunità, di importanza strategica per l’Europa, con possibilità di sviluppo e cooperazione basate sul diritto internazionale. La guerra in Ucraina ha evidenziato l’importanza del Mediterraneo per la sicurezza energetica dell’Europa, con un ruolo attivo di Grecia e Italia". (ANSAmed).