(ANSA) – PARIGI, 27 APR – L’operazione "Wuambushu" per riportare la sicurezza nell’isola di Mayotte, possedimento francese nell’Oceano Indiano da tempo in preda alla criminalità e a tentativi insurrezionali, continua nonostante la situazione di confusione. Grossi interrogativi gravano soprattutto sulla ripresa delle espulsioni dall’isola verso le Comore, dopo che la compagnia marittima locale ha annunciato il rifiuto di garantire le traversate "fino a nuovo ordine". Il prefetto, nonostante le difficoltà nell’assicurare la traversata, ha annunciato il proseguimento delle operazioni di lotta alla delinquenza e all’immigrazione illegale e di smantellamento delle bidonville nell’isola che è il dipartimento più povero di tutta la Francia. "Proseguiamo a Mayotte le operazioni di sicurezza, in particolare nei quartieri in cui agiscono le bande di delinquenti", ha detto ai giornalisti il prefetto Thierry Suquet dopo un’ennesima notte costellata di "violenze urbane" a doujani, nel comune di Mamoudzou. Il ministero dell’Interno parla di due persone arrestate e 9 poliziotti feriti. L’operazione governativa denominata "Wuambushu", che in lingua locale significa "ripresa", punta alla distruzione delle bidonville dopo averne espulso gli stranieri in situazione irregolare. I sans-papiers delle Comore devono essere espulsi con le navi verso Anjouan, l’isola più vicina, a 70 km da Mayotte. Ma tutto il meccanismo sembra stagnare, nonostante i 1.800 gendarmi e poliziotti schierati da una decina di giorni. Ad osservare la situazione, anche gruppi di militanti dei diritti umani, che hanno lanciato ricorsi nei tribunali contro le operazioni di sgombero con distruzione delle improvvisate abitazioni delle bidonville. (ANSA).