(ANSA) – ROMA, 27 APR – "Non capisco come sia stato possibile. La macchina l’avevamo lasciata nella rampa di accesso al ponte. Io ho un giubbotto blu con scritto molto in grande press e i due militari ucraini che ci hanno detto di andare via avevano capito che eravamo giornalisti. Ma i russi sparano su qualunque cosa, hanno sparato su dottori e ora sparano sulla stampa. Ho perso il conto di giornalisti e fotografi scomparsi o morti". Così a ‘The breakfast club’ su Radio Capital Corrado Zunino, il giornalista di Repubblica ferito ieri a Kherson (Ucraina) racconta l’attacco subito nel quale è morto il suo collaboratore Bogdan Bitik. "Non ci siamo mai esposti – spiega Zunino – a rischi gratuiti. Non c’era un’atmosfera di guerra, su quel ponte c’era silenzio. Ora sono in un ospedale militare al sud del paese, ho 4 ferite lievi. Ma tra poche ore può avviarsi il trasferimento per il mio rientro in Italia". (ANSA).