(ANSA) – LONDRA, 20 APR – L’ammontare integrale del patrimonio di re Carlo III, fra le fortune consolidate in passato in veste di erede al trono e quelle ereditate alla morte di sua madre, la regina Elisabetta, può essere stimato nell’equivalente di 1,8 miliardi di sterline, oltre 2 miliardi di euro. A sostenerlo è un’analisi condotta dal progressista Guardian, che include nei propri calcoli il valore attribuito a residenze storiche, gioielli, veicoli di rappresentanza e opere della sterminata collezione reale di capolavori d’arte: andando quindi ben al di là della somma di 600-700 milioni di sterline accreditate finora dal sovrano da altre fonti, per ultimo nella tradizionale lista dei britannici più ricchi redatta dal Sunday Times. A rimpinguare l’entità di questo tesoro, scrive il giornale nella sua edizione online, contribuisce l’immunità fiscale piena garantita al monarca sull’eredità dinastica. Eredità rispetto alla quale non risulta essere stata versata alcuna tassa di successione all’atto del passaggio di consegne della corona a Carlo seguito automaticamente alla scomparsa della 96enne Elisabetta II l’8 settembre 2022. Buckingham Palace, tuttavia, mette in discussione questi calcoli. "Sebbene noi non siamo soliti fare commenti sulle finanze private, consideriamo le vostre stime frutto di un mix altamente creativo di suggestioni, supposizioni e dati inaccurati", ha tagliato corto al giornale un portavoce di corte. Non senza rifiutarsi di fornire cifre alternative e facendosi scudo dietro la riservatezza: trattandosi di patrimoni che – ha detto – "restano privati come per qualsiasi altro individuo" nel Regno. (ANSA).