(ANSA) – BUENOS AIRES, 18 APR – Dopo Washington e Bruxelles, anche Kiev critica aspramente le dichiarazioni del presidente progressista brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva (Pt), dei giorni scorsi in Cina, secondo cui Ue e Usa stanno incoraggiando la guerra in Ucraina. In un post su Facebook, il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko ha criticato Lula per aver messo "vittima e aggressore sullo stesso piano" e per aver attaccato i Paesi che stanno aiutando l’Ucraina a "proteggersi da un’aggressione omicida". In particolare, Nikolenko ha invitato Lula a visitare Kiev affinché capisca "le vere cause dell’aggressione russa e le sue conseguenze per la sicurezza globale". Ieri – nella giornata della visita del ministro degli Esteri russo a Serghei Lavrov a Brasilia – l’Unione europea, per bocca del portavoce del Servizio per l’azione esterna, Peter Stano aveva commentato: "Non è vero che Stati Uniti e Ue stanno aiutando a prolungare il conflitto. La verità è che l’Ucraina è vittima di un’aggressione illegale. Gli Stati Uniti e l’Ue con altri partner internazionali stanno aiutando l’Ucraina ad esercitare il suo legittimo diritto per l’autodifesa. Se non lo facessimo, l’Ucraina dovrebbe affrontare la distruzione, perché questi sono gli obiettivi dichiarati della guerra di Putin". Dalla Casa Bianca, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, aveva reagito affermando che il Brasile "sta ripetendo a pappagallo la propaganda russa e cinese senza guardare ai fatti". Secondo alcuni ambasciatori a Brasilia sentiti dalla Cnn in via confidenziale, le parole di Lula sono "irritanti", "deludenti" e "infelici" e la posizione assunta dal presidente in relazione alla guerra in Ucraina, rischia di allontanare i leader occidentali e ridurre il dialogo tra il Brasile e la comunità internazionale. (ANSA).