(ANSA) – PARIGI, 12 APR – Un magistrato francese è stato designato per indagare sull’ipotesi di reato di messa in pericolo per la vita altrui, dopo una denuncia sulle emissioni di piombo nell’aria nell’incendio del 15 aprile 2019 alla cattedrale di Notre-Dame de Paris. La denuncia, precisano fonti giudiziarie citate dalla France Presse, è stata depositata in giugno da un’associazione per la difesa della salute, il sindacato Cgt, e i genitori di alcuni bimbi iscritti nelle scuole del quartiere. Nell’incendio, le 400 tonnellate di piombo contenute nel tetto e nella guglia centrale – ottocentesca, progettata da Viollet-le-Duc – di Notre-Dame andarono in fumo, equivalenti a "circa 4 volte le emissioni annuali di piombo nell’atmosfera della Francia intera", secondo quanto affermano i querelanti. All’epoca, i rischi legati all’inquinamento atmosferico vennero rapidamente scartati ma abitanti e associazioni lanciarono l’allarme sulle ricadute a terra delle particelle di piombo, che possono penetrare nelle case e venire ingerite dai bambini. "Malgrado la portata dell’incendio e la conoscenza dei rischi di inquinamento e di contaminazione, nei tre mesi successivi all’incendio nessuna precauzione è stata presa dalle autorità competenti", mettendo in pericolo "bambini (negli asili nido e nelle scuole), gli abitanti della zona e i lavoratori (del quartiere e della cattedrale)", scrivono i querelanti. Secondo questi ultimi, l’Agenzia regionale per la Salute (Ars), la polizia, il comune di Parigi, ma anche il ministero della Cultura avrebbero dovuto prendere misure più drastiche. "Chiediamo rapide indagini affinché vengano individuate responsabilità circa la contaminazione di bimbi scolarizzati o che vivono in prossimità di Notre-Dame nonché sulla massiccia esposizione dei lavoratori presenti nel cantiere", dichiara l’avvocato, François Lafforgue, dicendosi ”soddisfatto” per l’apertura del fascicolo. La riapertura di Notre-Dame de Paris è prevista per il 2024, idealmente l’8 dicembre Festa dell’Immacolata Concezione. (ANSA).