(ANSA) – NEW DELHI, 11 APR – Sonia Gandhi rompe il silenzio e attacca il governo indiano in una lettera aperta pubblicata oggi sul quotidiano The Hindu dal titolo: "Il bavaglio non risolve i problemi dell’India". "Il partito del Congresso non risparmierà gli sforzi per far arrivare il suo messaggio agli indiani e per allearsi con tutti i partiti che condividono le sue posizioni, per difendere la Costituzione indiana e i suoi valori", scrive l’ex presidente del principale partito di opposizione indiano. Sonia Gandhi aggiunge che "negli ultimi mesi siamo stati testimoni di come il premier e il suo governo abbiano sistematicamte smantellato i tre pilastri della democrazia indiana, legislativo, esecutivo e giudiziario", con azioni che hanno "mostrato un disprezzo fortemente radicato della democrazia e della trasparenza democratica". La leader imputa al partito di governo le violente discussioni che nelle ultime settimane hanno paralizzato le due Camere e hanno costretto il Parlamento a funzionare solo per un terzo dell’intera sessione primaverile, "impedendo così alle opposizioni di rendere pubbliche le loro argomentazioni". Sonia Gandhi definisce l’accaduto "una strategia del governo per impedire di affrontare i temi della disoccupazione, l’inflazione, le divisioni sociali e le conseguenze per il paese della crisi del gruppo Adani". Senza esplicitamente citare la condanna per diffamazione che ha portato alla decadenza da parlamentare di suo figlio Rahul Gandhi, Sonia attacca infine l’uso "distorto" da parte del governo delle agenzie di controllo, e delle leggi sulla sicurezza nazionale contro giornalisti, dissidenti, e autorevoli centri di ricerca. (ANSA).