(ANSA) – VENEZIA, 09 APR – Il Comune di Venezia non ha alcuna intenzione di vendere la Giuditta di Klimt. Lo rileva, in una nota, l’assessore comunale Renato Borsaso sottolineando che si è trattato di "un pesce d’aprile consegnato in ritardo alla Nuova di Venezia". L’assessore ricorda di non essere nuovo a queste boutade:" il primo di aprile avevo rilanciato su Gazzettino e Corriere del Veneto la ripresa del progetto della sublagunare, con tanto di disegni del fantomatico professore Giappone Mizuno Nasaj, abbandonato in realtà nei primi anni Duemila. Ma le due testate locali, conoscendolo, ne avevano subito colto la vena ironica". "La Nuova Venezia – osserva – sta trattando la vendita delle quote della proprietà, forse si sono distratti ed hanno accumulato un po’ di ritardo nelle notizie… 9 giorni dopo, per questo li comprendo. In compenso- precisa – ho animato la discussione sulle tavole di Pasqua e Pasquetta. Il Klimt resta a Venezia Anzi, ad essere sinceri ora è al Mart di Rovereto, prestato nell’ambito di una stretta collaborazione tra i due musei. Andate a visitarlo se siete da quelle parti. Ma – conclude – tornerà presto a Ca’ Pesaro" (ANSA).