La Corte d’Appello di Milano ha assolto perché il fatto non sussiste i tredici skinhead accusati dell’irruzione alla riunione di Como Senza Frontiere, il 28 novembre del 2017. Il Tribunale di Como nel febbraio scorso aveva condannato tutti gli imputati, in due casi a un anno 9 mesi e 10 giorni e negli altri 11 a un anno e 8 mesi.
Sentenza ribaltata in secondo grado. Le motivazioni saranno rese note entro 60 giorni. “Non possiamo nascondere la grande delusione per questo esito – commenta l’avvocato Gianluca Giovinazzo, che assiste le parti civili – Aspettiamo però di leggere le motivazioni per valutare meglio”.
Il blitz era stato organizzato da un gruppo di esponenti del Veneto Fronte Skinheads, che aveva costretto i volontari ad ascoltare la lettura di un comunicato contro le attività di assistenza ai migranti. L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Simona De Salvo, era sfociata nelle accuse di violenza privata aggravata in concorso ai 13 partecipanti al blitz identificati.