Più di 300 infortuni sul lavoro in provincia di Como a gennaio 2023 (305 per la precisione). Un dato in calo del 21,19% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando erano 387. All’inizio dell’anno si conta però già una vittima. I numeri, diffusi dalla Cst Uil del Lario, partono dallo studio lombardo elaborato sugli Open Data Inail. In tutta la regione si contano 7.538 denunce di infortunio registrate a gennaio 2023 rispetto alle 12.794 del mese di gennaio del 2022. In Lombardia il calo ha riguardato i casi di infortunio in occasione di lavoro (-46,04%) mentre sono in aumento quelli in itinere (+30,71%). Nonostante la diminuzione in valore assoluto delle denunce sono in netto aumento le malattie professionali arrivando a segnare +139% per le donne e +55,47% per gli uomini.
“Interventi per valorizzare la cultura della sicurezza”
Parte proprio da questi ultimi numeri il commento di Dario Esposito, subcommissario CST Uil del Lario. ”E’ necessario – dice – prevedere una serie d’interventi che partano dal valorizzare già dalle scuole una cultura delle sicurezza ponendo, sull’aspetto formativo, un focus che deve essere importante. Redigere inoltre un protocollo specifico per la sicurezza e salute sui luoghi di lavoro che possa essere recepito dalla legislazione in materia di percorsi trasversali per l’orientamento per tutelare i giovani e gli studenti”. Esposito parla anche della valutazione dell’introduzione del reato di “omicidio sul lavoro” “per chiunque, violando le norme relative alla sicurezza e salute sul lavoro, causi la morte del lavoratore”.
Infine si chiede una maggior sensibilizzazione della parte datoriale nel garantire tragitti e spostamenti sicuri per le donne. Vittime in alcune circostanza di violenza di genere, nel percorso casa-lavoro. E un approccio delle istituzioni di maggior controllo sui subappalti e sulle misure, in termini di sicurezza sul lavoro, adottate in questi contesti.