(ANSA) – MILANO, 16 MAR – "L’ho vista a terra seminuda, si teneva stretto addosso il giubbotto, aveva solo quello, era traumatizzata e piangeva, non si reggeva nemmeno in piedi per la paura. Ho provato anche a farle scudo con le braccia ma erano troppi, un branco di almeno una ventina". Così la ragazza che realizzò l’ormai noto video su una delle tante aggressioni sessuali nella notte di Capodanno del 2022 in piazza del Duomo, a Milano, ha descritto, sentita in aula come testimone, le violenze sessuali subite da una 19enne all’angolo con via Mazzini. Ossia l’episodio più grave e brutale tra quelli accertati nell’inchiesta milanese della Squadra mobile e del pm Alessia Menegazzo. La giovane ha testimoniato nel processo milanese, davanti alla quinta penale, a carico di uno degli arrestati nelle indagini, il 21enne Abdallah Bouguedra. Processo in cui la stessa 19enne è parte civile, assieme al Comune di Milano. Il video realizzato dalla testimone oculare finì, oltre che sul web, anche agli atti dell’inchiesta e fu un documento molto utile per gli inquirenti. "Mi sono avvicinata pensando ci fosse una rissa, ho iniziato a girare le immagini pensando ci fosse una rissa – ha spiegato la giovane – poi ho visto la ragazza per terra, le avevano tolto tutti i vestiti e abusavano di lei". E ancora: "La sballottavano da un posto all’altro durante l’aggressione. Quando ho finito di fare quel video mi sono buttata dentro per cercare con le braccia di farle scudo, ma non ce l’ho fatta". La ragazza, guardando un album fotografico, ha anche riconosciuto l’imputato come uno dei giovani che avrebbe preso parte alle violenze. Aveva i capelli ossigenati quella notte, stando alle indagini. Presente in aula anche oggi l’imputato non ha più i capelli tinti di biondo. (ANSA).