Nuova giunta lombarda. “Mercoledì chiudiamo il discorso con la determinazione dei nominativi migliori da scegliere. Il vertice sarà a Roma”. Così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Abbiamo parlato di tante cose e per il momento – ha aggiunto – abbiamo superato i primi problemi legati alla delimitazione di alcune deleghe e all’individuazione delle singole competenze”, ha spiegato ancora. Il delicato puzzle sta prendendo forma.
Riguardo all’assessorato alla Sanità, se verrà o meno ‘spacchettato’ come in precedenza, Fontana ha detto che “è l’unica questione sulla quale ci sono da fare ancora alcune riflessioni perché ci sono tante motivazioni positive che vanno in una direzione e tante nell’altra. Non c’è contrapposizione, è una scelta di cosa sia più opportuno”.
Il nome che circola con maggiore insistenza da giorni è quello di Guido Bertolaso riconfermato al Welfare.
Per quanto riguarda invece la delega all’Autonomia, a chi gli chiede se la terra per sé, il presidente ha risposto: “Valutiamo. È sicuramente un’ipotesi, ma avere anche il sostegno di un assessore tecnico che può partecipare più di me a tutte le riunioni potrebbe essere utile. Ma proprio perché non c’è alcun tipo di contrapposizione. Si ragiona in maniera serena e si cerca di trovare la soluzione più utile per il buon funzionamento della giunta”.
I numeri dei partiti
Il presidente e le forze politiche di maggioranza – Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – stanno definendo le ultime posizioni, nel prevedibile equilibrio di pesi e contrappesi che porta alla composizione della giunta e alla nomina della presidenza del consiglio regionale. Fratelli d’Italia, com’è noto, punta a quasi metà dell’esecutivo lombardo. La Lega dovrebbe nominare almeno cinque dei sedici assessori e Forza Italia due.
Un esecutivo nel quale non si esclude che possa entrare anche il comasco della Lega Alessandro Fermi, forte di quasi 14mila preferenze, al quale potrebbe andare la delega alla Formazione e lavoro.