(ANSA) – ROMA, 01 MAR – L’ambasciata della Costa d’Avorio in Tunisia ha fornito un alloggio d’emergenza a decine di cittadini, tra cui bambini, rimasti senza casa a causa di una repressione ordinata dal presidente Kais Saied. Lo rende noto un diplomatico. La settimana scorsa, Saied aveva ordinato alle forze di sicurezza di prendere "misure urgenti" contro "orde" di migranti dell’Africa subsahariana, accusandoli senza prove di aver causato un’ondata di crimini e di aver complottato per cambiare la composizione demografica del Paese. I proprietari di casa in tutto il Paese, temendo di incorrere in pesanti multe e pene detentive per aver ospitato persone senza documenti, hanno iniziato a cacciare gli immigrati. Molti ivoriani e maliani si sono quindi accampati per diverse notti fuori dalle loro ambasciate al freddo, in attesa di essere rimpatriati. "L’altro ieri siamo stati sopraffatti, ma ieri siamo riusciti a ospitare 55 persone, tra cui almeno quattro donne con bambini piccoli", ha detto all’Afp un funzionario ivoriano dell’ambasciata che ha affittato "un intero edificio con una decina di appartamenti ammobiliati". Le persone si sono trasferite ieri sera, ha aggiunto spiegando poi che l’ambasciata stessa ha dovuto firmare il contratto di affitto per superare la riluttanza dei proprietari. (ANSA).