(ANSA) – ROMA, 28 FEB – In tutte le aree della Turchia colpite dal terremoto, 2,5 milioni di bambini hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente. Lo afferma l’Unicef spiegando di aver raggiunto finora quasi 277.000 persone, tra cui oltre 163.000 bambini, con forniture salvavita, tra cui kit igienici, vestiti invernali, stufe elettriche e coperte. L’Unicef, attraverso i suoi partner, ha inoltre raggiunto oltre 198.000 persone con attività di primo soccorso psicologico e ricreative nelle aree colpite e in altre città. Il Direttore generale dell’Unicef Catherine Russell ha concluso oggi – informa una nota – una missione sul campo di due giorni in Turchia dove ha incontrato bambini e famiglie colpite dal potente terremoto che ha scosso il sud-est della Turchia e il nord della Siria all’inizio del mese. Russell ha ricordato l’importanza dei servizi sociali, compreso il supporto idrico, di servizi igienici e psicosociale per i bambini colpiti. Ha inoltre visitato uno spazio a misura di bambino supportato dall’Unicef a Gaziantep, dove bambini e genitori stanno ricevendo supporto per la salute mentale e consulenza per aiutarli a guarire e riprendersi. Russell ha anche incontrato alcune famiglie a Kahramanmaraş, comprese diverse famiglie siriane rifugiate, e ha visto i centri temporanei di accoglienza dove vivono 17.000 persone, circa un terzo delle quali sono bambini. "La distruzione fisica causata dal terremoto è evidente a tutti, ma il tributo emotivo sui bambini è meno visibile e altrettanto profondo – commentato Russell – Ecco perché il sostegno psicosociale svolge un ruolo fondamentale nell’aiutare i bambini a guarire e le famiglie a ricostruire le loro vite. Fornendo ai bambini uno spazio sicuro per esprimere i loro sentimenti, entrare in contatto con gli altri e ricostruire il loro senso di sicurezza, possiamo aiutarli a guarire e a riprendersi". (ANSA).