(ANSA) – ROMA, 26 FEB – La tragedia di Crotone è "frutto di precise scelte politiche" perché "non soccorrere è un crimine". Si leva alta la voce delle Ong, da Emergency a Medici senza frontiere, dopo la morte di 58 migranti – questo al momento il triste bilancio – per il naufragio di un caicco avvenuto all’alba davanti alle coste del Crotonese: le critiche senza mezzi termini investono l’Italia ma anche l’Europa. E il ricordo di Unicef va al piccolo Aylan, il bambino profugo morto nell’ottobre del 2015 su una spiaggia turca le cui immagini fecero il giro del mondo: "Non ci era bastata quella terribile immagine?". (ANSA).