“Aveva un martello e ho deciso di prendere un coltello, ma non volevo fargli male”. Interrogato in carcere, avrebbe ammesso di aver colpito il “rivale” e avrebbe fornito la sua versione dei fatti il 62enne di Arosio accusato di tentato omicidio aggravato per il ferimento di un 69enne, ricoverato in prognosi riservata al Sant’Anna. Il giudice ha confermato la custodia cautelare in cella.
La violenta aggressione è avvenuta nel primo pomeriggio di mercoledì ad Arosio, in piazza Montello. Il 62enne, assistito dal legale difensore Massimo Guarisco, oggi è stato interrogato in carcere dal giudice delle indagini preliminari Carlo Cecchetti. Ha risposto alle domande e avrebbe confermato di aver colpito il “rivale”.
Al giudice, avrebbe riferito dei continui screzi e litigi con l’uomo ferito e avrebbe fatto riferimento a precedenti provocazioni. Avrebbe detto che mercoledì scorso il 69enne aveva preso un martello dalla macchina. Dovendo andare a prelevare denaro, il 62enne si sarebbe sentito intimorito e avrebbe deciso di andare a prendere il coltello.
La difesa ha chiesto gli arresti domiciliari per il 62enne e ha chiesto di derubricare l’accusa in lesioni aggravate. Al termine dell’interrogatorio, il giudice non ha convalidato il fermo ma ha disposto la custodia cautelare in carcere e ha confermato l’accusa di tentato omicidio. Il 62enne resta in cella al Bassone. “Valutiamo entro dieci giorni di presentare un’istanza al tribunale del Riesame”, fa sapere il legale comasco Massimo Guarisco.
I carabinieri della tenenza di Mariano Comense e della compagnia di Cantù proseguono nelle indagini per ricostruire nei dettagli il violento episodio. L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Michele Pecoraro. Il 69enne ferito è ancora ricoverato all’ospedale Sant’Anna, in rianimazione. La prognosi resta riservata, anche se fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.