(ANSA) – ROMA, 24 FEB – "Ci viene contestato di non aver condiviso in dati del Vdr (Voyage Data Recorder), richiesti a Geo Barents subito dopo l’assegnazione del porto di Ancona". Il Vdr è una sorta di scatola nera che registra informazioni sulla nave. "Mai prima di questa occasione – afferma Medici senza frontiere in merito al fermo amministrativo disposto dalle autorità italiane – era stato richiesto a Geo Barents la condivisione dei dati Vdr ed il Comando nave ha sempre fornito tutte le altre informazioni relative alla missione (come il diario di bordo)". La ong sta ora "valutando con il suo team legale la legittimità di questa misura e eventuali azioni legali da intraprendere". I dati Vdr hanno lo scopo di fornire, in una forma sicura e sempre disponibile, informazioni riguardanti la posizione, il movimento, lo stato fisico, il comando e il controllo di una nave nel periodo che precede e segue un incidente marittimo. "Le informazioni memorizzate nel Vdr – sostiene Msf – devono essere utilizzate, secondo le normative vigenti, in un’investigazione successiva ad un incidente marittimo. Il soccorso dei 48 naufraghi non rientra in questa casistica ed è per questo che il comandante non ha attivato questa procedura ma ha condiviso, come sempre, tutte le altre informazioni relative alla missione." (ANSA).