(ANSA) – LONDRA, 24 FEB – Più armi all’Ucraina "al più presto" possibile. E’ il messaggio lanciato nel primo anniversario della guerra con la Russia dall’ex premier britannico conservatore Boris Johnson, capofila dei leader occidentali considerati a Kiev fra gli "amici" più fidati del presidente Volodymyr Zelensky. Sentito da Sky News ieri sera in una lunga intervista ripresa oggi da altri media, BoJo ha insistito sulla necessità di fornire agli ucraini in particolare armi "a più lungo raggio" e anche "aerei da combattimento" di standard Nato, per aiutarli a colpire "le posizioni di artiglieria e i centri di comando e controllo" russi; e, pur riconoscendo al suo successore Rishi Sunak di aver mantenuto il governo del Regno in prima fila nel sostegno militare a Kiev, lo ha sollecitato ad accelerare sulla fornitura di caccia Typhoon britannici. L’ex premier Tory ha quindi definito quella in corso "una guerra d’indipendenza", dicendosi convinto che l’Ucraina possa ottenere una "vittoria" entro il 2023 se avrà gli aiuti bellici richiesti: vittoria strategica anche per la sicurezza dell’Occidente, nelle sue parole, e quindi degna di "un investimento" significativo. Johnson – che in una precedente intervista alla tv ucraina aveva raccolto con entusiasmo l’endorsement di Kiev a una sua ipotetica candidatura a prossimo segretario generale della Nato, dicendosi fra l’altro "in disaccordo" con l’idea di un candidato di area Ue attribuita a Mario Draghi – ha quindi rivolto un monito anche alla Cina, dicendosi "preoccupato" più che incoraggiato dalla recente visita a Mosca dell’emissario di Xi Jinping. Non senza mettere in guardia Pechino dal rischio di "contaminarsi" con le azioni di Vladimir Putin, bollato ormai come "gangster e avventuriero". Appoggio alla linea dura contro la Russia arriva intanto nel giorno dell’anniversario sulla stampa britannica anche dall’ex premier laburista Tony Blair, un tempo interlocutore privilegiato occidentale di Putin, stando al quale "l’Occidente non può tentennare" e "deve impedire" a Mosca di vincere. (ANSA).