E’ fissata per domani pomeriggio la prima riunione fra i partiti del centrodestra, dopo i contatti di questi giorni, per definire la composizione della nuova giunta di Regione Lombardia. E, in quest’ottica, prende ancora più forza e peso l’incontro oggi a Roma tra il governatore Attilio Fontana e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. A chi, però, gli ha domandato se nel nuovo esecutivo ci saranno grandi cambiamenti, il riconfermato presidente ha risposto: “Non abbiamo accennato minimamente. Abbiamo semplicemente detto che dobbiamo trovare persone di valore, di qualità, in modo da fare un ottimo lavoro. Non abbiamo minimamente parlato di numeri – ha aggiunto -. È stato un discorso molto più generico. Non era l’argomento principale, anche perché lo tratteremo a livello regionale”.
Domani il vertice nel centrodestra
Alla riunione parteciperanno i coordinatori regionali dei vari partiti. Tutti i ragionamenti – già in corso dal momento in cui si sono chiuse le urne – partiranno dalla casella più importante, quella della Sanità, che il presidente vorrebbe affidare di nuovo a Guido Bertolaso, operazione che non appare scontata. Se così fosse, tra le ipotesi accreditate in queste ore, Fratelli d’Italia potrebbe tenere la vicepresidenza della giunta, la presidenza del Consiglio regionale e deleghe pesanti come le Infrastrutture e il Bilancio. La Lega punta a cinque assessori: viaggiano verso la riconferma gli uscenti Massimo Sertori (che ha anche convocato un tavolo sulla gestione delle risorse idriche per il 2 marzo) e Guido Guidesi. Resta da valutare, in chiave comasca, la posizione di Alessandro Fermi, presidente del Consiglio regionale uscente. Forte di quasi 14mila preferenze, il comasco ha i numeri per ambire a una posizione di rilievo nella nuova amministrazione regionale.
Forza Italia vorrebbe tre assessori, ma più probabilmente ne avrà due: i più quotati, al momento, restano il capogruppo Gianluca Comazzi (se il prescelto fosse lui, rientrerebbe in consiglio regionale l’ex assessore Giulio Gallera, primo dei non eletti a Milano) e il consigliere regionale Simona Tironi, forte dell’incremento di voti più alto di tutto il centrodestra rispetto all’ultima tornata elettorale.
Emergenza siccità
Quello con Meloni, ha spiegato ancora Fontana, è stato “un piacevolissimo incontro durante il quale abbiamo condiviso la volontà di lavorare insieme con la garanzia del presidente del Consiglio di essere aperta all’ascolto e al dialogo. L’obiettivo comune è quindi quello di fare tutto ciò che è necessario per raggiungere risultati condivisi”.
Intanto una delle priorità da affrontare è la crisi idrica. Il Lago di Como ne è un esempio lampante.
“Siamo tutti consapevoli che servono sia interventi immediati che a medio termine per cercare di risolvere il problema nella sua complessità. È un dato di fatto che tale situazione ciclicamente si ripresenti” ha spiegato Fontana lasciando Palazzo Chigi.