(ANSA) – ROMA, 23 FEB – La Croce Rossa Italiana dall’inizio del conflitto in Ucraina è stata al fianco delle comunità colpite e delle persone più fragili. "A un anno di distanza il racconto del nostro documentario narra la quotidianità di un Paese in cui la vita cerca di andare avanti nonostante le enormi difficoltà che hanno colpito persone inermi – dice Rosario Valastro, presidente della Cri – Così come abbiamo raccolto la testimonianza di quei volontari della Croce Rossa che sono sul campo per soccorrere e aiutare" Attraverso un lungo viaggio nei luoghi simbolo del conflitto, gli autori del documentario "Respiro d’inverno", i filmmaker Annalisa Ausilio e Emiliano Albensi, trascinano lo spettatore dentro le vite stravolte dal conflitto. Come la storia di Paolo, pensionato ligure che tre anni fa si è trasferito a Piski, piccolo villaggio del nord dell’Ucraina, per raggiungere sua moglie Olga, e che da un anno sopravvive a questa "nuova normalità". La stessa normalità che cerca Larisa, infermiera sfollata di Mykolaiv, che ora vive a Vinnytsia e ha messo a disposizione le proprie competenze dopo "l’incontro con la Croce Rossa". A far da cornice alla narrazione, "il lungo e inarrestabile" impegno della Croce Rossa Italiana, da subito al fianco della Croce Rossa Ucraina, mentre le immagini sono accompagnate dalla musica del maestro Remo Anzovino. In questo anno gli sforzi della Croce Rossa vengono testimoniati dai numeri: 3.500 tonnellate di aiuti umanitari inviati, 245 persone fragili messe in salvo in 3 missioni di evacuazioni da Leopoli, 27 ambulanze consegnate alla Croce Rossa Ucraina e, ad oggi, utilizzate come cliniche mobili per garantire assistenza sanitaria anche nei luoghi più remoti oltre al progetto per la costruzione di 120 alloggi per gli sfollati interni. (ANSA).