(ANSA) – CITTÀ DEL MESSICO, 16 FEB – Il comune messicano di Zentla, nello Stato orientale di Veracruz, conserva ancora le tradizioni dei migranti italiani arrivati dal Trentino nel 1881 anche se ormai sono pochi i discendenti che parlano la lingua dei loro avi. "Conservano in diversi gradi gli occhi chiari delle Alpi, la musicalità del dialetto e l’orgoglio di sentirsi italiani, anche sa a questo si aggiunge purtroppo il sapore amaro dell’oblio", ha affermato all’ANSA Antonio Mariniello, vicepresidente dei Comites degli Italiani all’estero. Il nucleo della comunità è riunito nella Colonia Manuel Gonzalez, creata dai migranti italiano lo stesso anno dell’attracco del vapore "Atlantico" nel porto di Veracruz. In questa cittadina, il cui nome significa in lingua azteca "luogo del mais", si possono trovare ancora alcune antiche case costruite dalle prime famiglie italiane e in alcune di queste si conservano ancora alcune immagini della Vergine del Monte Grappa. Il discendente di italiani Francisco Fontano ha descritto in un libro la colonia come "un successo all’interno di un progetto fallito". "Molti italiani si arresero alle enormi difficoltà che dovettero affrontare inizialmente ma alcuni si adattarono e sebbene abbiano perso parte del loro retaggio ricordano le loro origini e le celebrano ogni anno il 18 ottobre, anniversario dell’arrivo dell’Atlantico a Veracruz", ha spiegato Fontano. (ANSA).