Stato di agitazione alla Rsa Antonio Vivaldi di Cantù, dove, come spiegano i sindacati, “senza alcun preventivo confronto la Cooperativa sociale Sana, appaltatrice dei servizi socio-assistenziali e di pulizia, ha stravolto, già da gennaio, le modalità di pagamento della malattia, recando seri disagi ai dipendenti”.
L’azienda avrebbe infatti comunicato che il corrispettivo dei primi tre giorni di malattia dei dipendenti, a carico dell’azienda, sarà versato a fine anno, con il cedolino di dicembre, e non con la busta paga del mese.
“Per lavoratrici e lavoratori dell’appalto il danno è enorme: – commenta Luca Parravicini della Fisascat Cisl territoriale – rinviare a dicembre il pagamento dei primi tre giorni di malattia significa impoverire ulteriormente salari da 1.000/1.100 euro. La cooperativa sostiene che il pagamento sarà garantito pur con tempi diversi ma lavoratrici e lavoratori devono fare i conti con spesa, cure, affitto e bollette ogni fine del mese, non a dicembre. Non dimentichiamo che operatori socio-sanitari, ausiliari socio-assistenziali e addetti alle pulizie svolgono un lavoro fisico e usurante”.
I rappresentanti sindacali hanno contestato la scelta aziendale e aperto lo stato di agitazione.
“Nei giorni scorsi, – spiegano – abbiamo concluso, davanti al Prefetto di Como, il tentativo di raffreddamento ma la società si è resa indisponibile ad ogni ripensamento. A questo punto resta solo la strada dello sciopero”.