(ANSA) – MADRID, 16 FEB – La cosiddetta "legge trans" spagnola, una norma che stabilisce nuovi diritti per le persone transgender come quello "all’autodeterminazione", affronta il suo ultimo passaggio in Parlamento: è in corso infatti la seduta del Congresso dei deputati nel quale è prevista la votazione finale sul testo, dopo i "sì" preliminari già espressi tra dicembre e la settimana scorsa dalla stessa Camera e dal Senato. La legge, promossa in particolare dalla ministra delle Pari Opportunità Irene Montero (Unidas Podemos) e richiesta a gran voce da diversi collettivi LGTB+, contempla la possibilità di chiedere la modifica del proprio sesso all’anagrafe (attraverso una doppia dichiarazione a distanza di tre mesi) senza autorizzazioni giudiziarie o mediche a partire dai 16 anni (dai 14 previo assenso genitoriale). Proprio questo e altri aspetti del testo sono stati a lungo oggetto di polemiche che hanno provocato divisioni profonde all’interno del vasto e influente movimento femminista spagnolo: in particolare, una parte delle femministe si dice contraria a questa norma in quanto vede in essa problemi potenziali di "insicurezza giuridica", di applicazione di politiche contro la discriminazione delle donne e per quanto riguardo l’autodeterminazione dei minori di 18 anni. La norma non contempla questioni riguardanti processi ormonali, che sono invece trattati in norme regionali, spiega La Vanguardia. Nella seduta odierna, il Congresso è chiamato anche alla votazione definitiva di una riforma della legge sull’aborto volto a garantire maggiormente il diritto all’accesso a questa pratica. La norma contempla anche congedi mestruali pagati dal primo giorno dallo Stato per donne con cicli "invalidanti". (ANSA).