(ANSA) – MILANO, 12 FEB – Tre famigliari di una ragazza di 16 anni di origine egiziana, picchiata e maltrattata perché si opponevano alla sua relazione con un ragazzo, sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare su richiesta della Procura di Milano ed eseguita dalla Polizia. Il fratello della vittima è ai domiciliari, mentre per il padre e la madre è stata disposta la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla figlia e di comunicazione con la ragazza. L’indagine è cominciata nel settembre dell’anno scorso dagli agenti della Polizia di Stato presso la Sezione di Polizia Giudiziaria e aveva avuto origine da una segnalazione dall’ambiente scolastico e poi dal dirigente dell’Istituto milanese frequentato dalla minore. Con gli insegnanti la vittima si era confidata dicendo di essere stata più volte violentemente aggredita, anche fisicamente, dai famigliari dopo che erano venuti a sapere della sua relazione con un ragazzo. La giovane era apparsa stanca , con alcuni lividi al viso e escoriazioni alle braccia e al petto. Dopo un’audizione protetta e successivi accertamenti era stata collocata in una comunità protetta. Anche il ragazzo che frequentava aveva subito un’aggressione dai famigliari che lo avevano colpito al volto, sferrando calci e pugni. Poi erano seguite minacce. "L’attività investigativa – spiega la Questura – va inserita nel contesto della massima attenzione che la Procura della Repubblica di Milano con la collaborazione la Sezione di P.G. e degli organi di polizia territoriale riserva alla prevenzione ed alla repressione del reato di maltrattamenti in famiglia con particolare riferimento ai reati culturalmente orientati e alla tutela dei minori e delle donne all’interno della famiglia, avuto riguardo anche ai gravissimi casi riscontrati negli ultimi anni e talora conclusisi con esiti tragici". (ANSA).