(ANSA) – SANREMO, 11 FEB – Le bandiere russe sventolano a Pian di Nave di Sanremo, contro la ‘russofobia’; per dire "no" all’ingresso dell’Ucraina nella Nato e contro la propaganda della televisione di Stato accusata di aver permesso al premier ucraino Volodymyr Zelensky di partecipare al Festival di Sanremo seppur con una lettera che sarà letta questa sera da Amadeus. Il Festival del Disarmo è entrato nel vivo nel pomeriggio, con un concerto di Povia. Centinaia le persone che hanno animato la piazza, ciascuno mostrando uno slogan, uno striscione o semplicemente una bandiera. Una manifestazione pacifica, controllata da un massiccio spiegamento di forze dell’ordine. "Sono qui per esprimere solidarietà alle popolazioni del Donbass che da otto anni sono bombardate nel disinteresse dell’occidente – ha detto Ugo da Bologna, che tiene in mano una bandiera della Russia -. Inoltre, sono qui per protestare contro la strumentalizzazione del Festival di Sanremo per la propaganda di parte, cioè quella di Zelensky, che non mi sembra sia un galantuomo migliore di Putin". La lettera di Zelensky, secondo l’attivista "rientra nella propaganda occidentale, che noi stiamo subendo a reti unificate ormai da tre anni per la verità, perché quello che è successo oggi con la guerra è successo prima con la pandemia". C’è anche Alessandro da Milano, che sventola il tricolore russo. "Inizialmente doveva essere la protesta contro il messaggio di Zelensky al Festival di Sanremo; un messaggio fuori tono e fuori luogo, visto che ci sono altre sedi dove parlare magari in maniera più utile. Da italiano mi sembra inutile e dannoso portare avanti il messaggio di ‘russofobia’ o comunque di divisione. Questa politica ci sta portando ad avere danni a livello economico, sociale e di impiego. Già avevamo una economia piegata dal Covid: questo è stato un ulteriore colpo". Diversi gli slogan mostrati durante la manifestazione. Da "Amarsi o Armarsi", che campeggia sul palcoscenico; a "Si scrive pace, si legge fuori dalla Nato" a "Dirige il complesso militare industriale, cantano le bombe italiane in Ucraina". (ANSA).