(ANSA) – TRIESTE, 09 FEB – I lavoratori portuali poco dopo l’incidente hanno organizzato una protesta e si sono raggruppati davanti al Varco 4 del Porto dove hanno organizzato un sit-in non parlano. Indossando le divise da lavoro si sono chiusi in un teso dolore e non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ai numerosi giornalisti giunti sul posto. Anzi, in un caso ci sono stati momenti di tensione ed è stato anche chiesto l’intervento della polizia che è accorsa in pochi minuti. Davanti al Varco sono arrivati anche alcuni familiari della vittima e altre persone in segno di solidarietà, tra queste il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, Vittorio Torbianelli. Un "grande dolore", si è limitato a commentare, "questo è il momento degli affetti, i lavoratori sono qui per abbracciare i familiari. In questo momento non si discute se il porto è bloccato oppure no", ha aggiunto. In silenzio sono rimasti anche i rappresentanti dell’Usb, tra i promotori di uno sciopero immediato, che hanno solo ribadito la necessità di misure di sicurezza sul posto di lavoro. Il Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste ha diffuso una nota in cui parla di "dolore e rabbia", "non abbiamo più parole adeguate" esprimendo "cordoglio e solidarietà" per il collega, "l’ennesimo lavoratore morto in porto". Il Clpt ha anche chiesto "con forza la convocazione urgentissima di un incontro in cui affrontare e risolvere le numerosissime problematiche di sicurezza presenti nei porti di Trieste e Monfalcone già più volte segnalate". Infine, l’invito a "fermare le operazioni in rispetto del loro collega dalle ore 18 di oggi alle ore 18 di domani" e "a donare quanto possono alla famiglia" della vittima. Anche la Capitaneria di Porto e i vigili del fuoco hanno diffuso una nota, congiunta, precisando che il lavoratore è stato trovato privo di vita sul fondo del mare ancora a bordo del mezzo. (ANSA).