Nel sud Italia previste bufere di neve, definite da qualcuno “nubifragi di neve”. Ma sul Lario nei prossimi giorni solamente freddo e sole. La siccità continua a essere la costante della stagione invernale 2022-2023. Pochi fiocchi bianchi e poca pioggia preoccupano chi pensa alla primavera cosciente del bilancio, già negativo, delle riserve idriche.
L’esperto, Paolo Corazzon precisa: “Stiamo assistendo a una stagione anomala soprattutto se si pensa che è il secondo anno consecutivo all’insegna di precipitazioni ridotte al nord”. E per almeno altri 15 giorni, secondo il meteorologo non scenderà dal cielo né acqua né neve. L’alta pressione abbasserà così la colonnina di mercurio ma non darà tregua alla secca del Lago di Como. Per quanto riguarda l’episodio di qualche giorno fa, in cui in città si sono registrate massime fino a 18 gradi “si tratta dell’influenza del vendo caldo detto Foen che ha soffiato dalle Alpi” spiega ancora Corazzon. “Cosa invece è tutt’altro che comune è il caldo in montagna a gennaio”.
Il livello del Lago di Como non conforta. Oggi la percentuale di riempimento si attesta al 19,4% e l’altezza a quasi 7 centimetri sotto lo zero idrometrico. Dati che risultano inferiori alla media. Non va meglio per gli altri laghi lombardi: la condizione peggiore è quella del Lago d’Iseo, pieno solo al 16%.