Aggressioni, minacce, episodi di violenza, detenuti problematici trasferiti da altri istituti penitenziari a Como. La situazione del carcere del Bassone è ormai “insostenibile”, come denunciano le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria, che hanno indetto per domani un presidio di protesta davanti alla prefettura.
I rappresentanti degli agenti della polizia penitenziaria hanno inviato una lettera al direttore del Bassone, al provveditore dell’amministrazione penitenziaria, al prefetto di Como e alle segreterie regionali per sollecitare possibili interventi.
“E’ ormai necessario assumere decisioni precise e nette riguardo la situazione lavorativa che si vive nella casa circondariale di Como – scrivono – Le molteplici aggressioni subite dagli agenti penitenziari, eventi critici quali minacce e ingiurie, le condizioni lavorative nel loro complesso non sono più tollerabili”.
L’ultima segnalazione nei giorni scorsi, quando un detenuto avrebbe minacciato con le lamette l’agente presente. “Il ben alto senso del dovere dei baschi azzurri non basta più per far fronte a quello che giorno per giorno si sta verificando – denunciano le organizzazioni sindacali – Non si può accettare oltre che la concentrazione in Lombardia di reclusi psichiatrici e/o problematici veda come punto di riferimento il Bassone. L’istituto non può sopportare oltre l’arrivo di detenuti che in altre case circondariali hanno dato vita ad episodi di violenza, mentre le richieste di spostare detenuti che hanno aggredito i poliziotti spesso restano disattese”.
“E’ giunto il momento di vedere interventi risolutori – concludono le organizzazioni sindacali – La casa circondariale di Como non può e non deve reggere più il peso di tutto il circuito penitenziario lombardo. Senza un cambio di rotta deciso e concreto sul problema sicurezza, dopo il presidio in prefettura non escludiamo anche una manifestazione a Milano al provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria”.