(ANSA) – MILANO, 03 FEB – Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da ottobre contro il 41bis, ha fatto pervenire al Dap una dichiarazione nella quale esprime la sua volontà perché non si proceda con l’alimentazione forzata, nel caso in cui le sue condizioni peggiorassero al tal punto e fosse incosciente. Da quanto si è saputo, è la prima volta, almeno a Milano (il 55enne si trova nel centro clinico del carcere di Opera), che arriva una dichiarazione di questo tipo da parte di un detenuto nelle sue condizioni. Ci saranno diversi profili giuridici da valutare, dunque, nel caso si arrivasse ad una situazione critica dal punto di vista sanitario. Alfredo Cospito non ha voluto sottoporsi alla prevista visita psichiatrica nel carcere di Opera, dove è stato trasferito nei giorni scorsi. Ripete, a chi ha avuto modo di incontrarlo nelle scorse ore, che non ha "alcuna intenzione" di interrompere la sua forma di protesta. Incontri nei quali ha più volte spiegato anche la sua ideologia e il suo percorso di anarchico. Ciò che preoccupa i medici, date le sue condizioni, è la possibile insorgenza di patologie cardiache. Ieri gli sono stati restituiti i libri che aveva con sé, dopo le opportune verifiche. (ANSA).