Esprime dubbi sulla sostenibilità e sul ritorno economico della manifestazione e annuncia un’interrogazione per avere un resoconto dettagliato delle uscite pubbliche.
Le richieste dell’ex sindaco
Paolo Furgoni, ex sindaco e attuale consigliere comunale di minoranza a Cernobbio, chiede maggiore chiarezza. Soprattutto sull’esborso complessivo da parte del Comune e poi in termini di organizzazione e di soddisfazione dei commercianti. La Città dei Balocchi si è chiusa lo scorso 8 gennaio ma il dibattito politico è tutt’altro che concluso. “Aspettiamo di avere un resoconto dettagliato dall’amministrazione di tutti gli aspetti economici”. Ha detto Furgoni. “Quello che sappiamo per ora, e che abbiamo dedotto dai documenti, fa salire il conto. Perché oltre al noto contributo di 80mila euro e la gratuità di una location prestigiosa, risulta – chiarisce – che siano stanziate risorse aggiuntive per la polizia locale e per l’utilizzo di aree di sosta. Abbiamo intenzione – dice ancora il consigliere – di presentare un’interrogazione per capire con esattezza tutti questi aspetti e i conti finali”.
Intanto quel che è noto è che agli 80mila euro di risorse comunali si somma il valore stimato della concessione del parco di Villa Erba che ammonta a 90mila euro. Il municipio in quanto co-proprietario del compendio può disporne gratuitamente per finalità di pubblico interesse. E ha deciso di concederlo altrettanto gratuitamente alla Città dei Balocchi.
“Sul fronte della viabilità – aggiunge poi Furgoni – si poteva fare qualcosa di più, ma soprattutto vorrei approfondire il ritorno reale che ha avuto Cernobbio”. “Ci sono negozianti in strettoia che non solo non hanno visto arrivare i clienti in visita alla manifestazione natalizia, ma neppure gli acquirenti storici condizionati dal traffico in ingresso a Cernobbio”. “E’ vero che si trattava di una prima volta – precisa l’ex sindaco – ma queste cose vanno messe in conto, bisognava lavorare per agevolare tutti, commercianti e residenti. Un evento del genere – spiega ancora Furgoni – deve essere sostenibile sotto tutti i punti di vista per il territorio”.
Infine un’altra perplessità sollevata riguarda le condizioni del parco post evento. Dopo aver visto i visitatori camminare sul prato e sulle aiuole. “Ci auguriamo – conclude – che sia ripristinato e che non ci siano conseguenze”.