A seguito dell’assemblea che si è svolta ieri davanti ai cancelli della Nonwovens di Mozzate, i lavoratori dell’azienda hanno annunciato di voler proseguire lo sciopero con presidio fino al 2 febbraio.
L’agitazione arriva in risposta alla decisione, comunicata lo scorso 10 gennaio dal gruppo finlandese Suominen, di chiudere lo stabilimento tessile di Mozzate, mettendo a rischio 90 posti di lavoro.
“In risposta alla proposta aziendale di far lavorare solo alcuni operai, favorendo così il carico e l’uscita di 4/5 camion al giorno in cambio di una retribuzione giornaliera equivalente della paga base, – spiegano le organizzazioni sindacali – data la scadenza della cassa integrazione ordinaria il 22 gennaio, l’assemblea molto partecipata ha votato di rigettare la proposta e proseguire con fermezza lo sciopero e il presidio davanti ai cancelli fino al 2 Febbraio, data ufficiale concordata tra le parti nella quale l’azienda è chiamata a rispondere alle richieste dei lavoratori, ovvero il ritiro degli annunciati licenziamenti e l’apertura di un tavolo di confronto che tenda a salvaguardare i posti di lavoro. I dipendenti – concludono i sindacati – lanciano un appello partecipativo e solidaristico nei confronti di tutti per mettere in campo le iniziative utili a difendere e preservare il diritto al lavoro”.