(ANSA) – ATENE, 17 GEN – "Nei precedenti governi guidati da Syriza il 75% degli ingressi illegali nell’Unione europea avveniva in Grecia, rispetto al 5% attuale". Lo ha dichiarato il premier greco Kyriakos Mitsotakis, intervenendo nella capitale greca ad un evento dal titolo "Tre anni del ministero dell’Immigrazione e dell’Asilo; tre anni di gestione efficace della crisi migratoria". Nel suo discorso il premier ha tracciato un confronto tra l’operato del suo governo conservatore, insediatosi nel 2019, e quello precedente guidato da Alexis Tsipras: "Al caos amministrativo dell’estate in cui ci siamo insediati è subentrato un ministero efficace, abbiamo fatto da scudo alle frontiere lungo il fiume Evros e nell’Egeo, mentre i vergognosi campi come Moria sono diventati strutture moderne" ha ribadito il premier. Mitsotakis ha inoltre ricordato come sono 17mila i migranti entrati in Grecia l’anno scorso rispetto ai 900mila del 2015. Il primo ministro ha anche ribadito come "le nostre isole hanno tirato un sospiro di sollievo", poiché "dai 40mila migranti del 2019 si è passati ai 5mila attuali" residenti negli hotspot dell’Egeo. Un calo che si riflette nel numero delle richieste di asilo pendenti: da 200mila nel 2019, si sono ora ridotte a meno di 20mila. Infine, Mitsotakis ha sottolineato a proposito dell’operato di alcune ong: "Dobbiamo separare il grano dalla pula" poiché la questione migratoria è anche "un campo per la produzione di notizie false". (ANSA).