Prima l’annuncio poi lo stop. Sciopero dei benzinai congelato dopo l’incontro fra Governo e sindacati di settore. Faib, Fegica, Figisc/Anisa fanno sapere che “si riservano una decisione definitiva sull’agitazione in funzione dell’esame del testo del decreto del decreto sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti una volta emanato”.
In virtù del principio di collaborazione tra l’esecutivo e i gestori delle aree di rifornimento, il Governo ha assicurato di continuare a cercare il dialogo con il settore, confronto che inizierà con un tavolo tecnico martedì 17. Il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, che ha incontrato le associazioni dei consumatori, ha reso noto che un quinto dei benzinai non comunica il prezzo di vendita al ministero e che il governo prevede di incrementare le sanzioni sino alla sospensione per chi non aggiorna i listini al pubblico.
Intanto nel Comasco i prezzi di diesel e benzina, dopo l’eliminazione degli sconti sulle accise, tornano a salire. Per cercare costi più bassi, quantomeno per quanto riguarda la verde, il pendolarismo del pieno inverte la rotta e torna a cerca il risparmio in Svizzera. Tra le misure decise dal Consiglio dei ministri del 10 gennaio, si aggiunge poi la proroga del bonus benzina per tutto il 2023. Si tratta di uno sconto del valore di 200 euro che i datori di lavoro offrono ai propri dipendenti. In un primo momento la proroga era stata prevista fino a fine marzo, poi è stata estesa al 31 dicembre 2023.