(ANSA) – ROMA, 09 GEN – ll promotore della giustizia Vaticana Alessandro Diddi ha avviato nuove indagini in relazione alla scomparsa di Emanuela Orlandi avvenuta a Roma nel giugno del 1983. Un fascicolo è stato aperto "anche sulla base delle richieste fatte dalla famiglia in varie sedi", hanno spiegato all’Ansa fonti vaticane confermando la notizia. "E’ una cosa molto positiva" ha commentato il fratello di Emanuela, Pietro, ricordando che "da tantissimi anni" la famiglia chiede una collaborazione e augurandosi di essere convocato e di poter verbalizzare. "E’ da un anno che attendevamo di essere ascoltati" ha evidenziato l’avvocato della famiglia Laura Sgrò, secondo cui sulla decisione potrebbe aver influito che anche la proposta di una Commissione di inchiesta parlamentare. L’anno scorso la legale aveva reso noto di aver scritto al Papa e di aver ricevuto in risposta l’indicazione di chiedere un confronto con il promotore di giustizia, cosa che aveva fatto subito. "Stiamo lavorando alla costituzione di una commissione di inchiesta che potrà affiancare il lavoro degli inquirenti, nelle prossime settimane accelereremo in tal senso", ha dichiarato il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, primo firmatario della proposta della commissione di inchiesta parlamentare. Commenti positivi alla decisione vaticana anche dalla Lega e dal M5s. Punto di partenza del lavoro della magistratura vaticana sarà l’analisi degli atti e idei documenti relativi alle vecchie indagini. Il procedimento della Procura di Roma sulle sparizioni della Orlandi e di Mirella Gregori, quest’ultima avvenuta il 7 maggio sempre del 1983, venne archiviato nell’ottobre del 2015 su richiesta dell’allora procuratore capo Giuseppe Pignatone,ora presidente del Tribunale vaticano. (ANSA).