(ANSA) – NAPOLI, 30 DIC – Dopo una vita spesa in corsia e all’insegnamento alla facoltà di medicina dell’università "Federico II" di Napoli nel 1985 decise di diventare frate cappuccino e poi sacerdote nel 1989, ordinato dall’allora papa Giovanni Paolo II. Padre Felice D’Onofrio è morto oggi a Napoli a 95 anni: gli ultimi della sua vita li ha dedicati alle confessioni e all’attività di perito medico della Congregazione per le cause dei santi. Professore ordinario a Medicina, autore di oltre 370 pubblicazioni e di 15 monografie, è stato collaboratore di "Campania Serafica", periodico dei frati Cappuccini, di cultura e francescanesimo. Ha collaborato con l’Osservatore Romano, pubblicando diversi articoli su problemi di bioetica, su san Giuseppe Moscati e sul beato Geremia da Valacchia. Fino a quando le forze lo hanno sostenuto, padre D’Onofrio trascorreva numerose ore della giornata a confessare nella chiesa del Gesù Nuovo. Il suo confessionale era poco lontano dall’altare dedicato a San Giuseppe Moscati, il medico santo di Napoli di cui era particolarmente devoto. Nel 2018 si era ritirato nella Casa del Clero a Capodimonte, la struttura che accoglie i sacerdoti anziani della diocesi di Napoli, assistito dalle suore e da don Salvatore Ardesini. Le esequie si terranno domani a Napoli. Cordoglio per la scomparsa di padre D’Onofrio è stato espresso dal Dicastero delle Cause dei Santi con un messaggio del sotto segretario, padre Boguslaw Turek. (ANSA).