La Filcams Cgil e la Fisascat Cisl hanno organizzato un presidio nel pomeriggio di oggi davanti all’ospedale Moriggia Pelascini di Gravedona per denunciare la situazione attuale dei dipendenti, per i quali si prospetta una riduzione delle ore e dello stipendio.
“Con la scadenza del contratto di appalto per la mensa, la pulizia e lo smaltimento del materiale infetto all’ospedale di Gravedona, – spiegano i sindacati – sono 63 i dipendenti, dei quali 61 donne (in maggioranza part time e residenti nel territorio) che dal 1° gennaio si ritroveranno con una riduzione del 40 per cento delle ore e, di conseguenza, dello stipendio. La società committente, un ente privato di Roma proprietario dell’ospedale, non si è presentato all’incontro all’ispettorato del lavoro”, concludono i sindacati, che prospettano gravi ripercussioni sull’occupazione e la qualità del servizio.
“Farò tutto il possibile per portare la situazione all’attenzione delle istituzioni regionali competenti – è intervenuto il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, oggi in visita al presidio – Ho potuto parlare con il direttore della struttura, Pierpaolo Luciano, al quale ho presentato le istanze e le richieste delle decine di lavoratori interessati dai tagli. Mi impegnerò affinché Regione Lombardia intervenga in una questione che non è unicamente occupazionale, ma che riguarda anche la qualità del servizio sanitario fornito ai cittadini di quest’area del lago di Como e delle sue valli”.